The Italian preface goes on to say that the author of The Female Spectator is unknown, but repeats the assessment of the “Biblioteca Britannia”—that The Female Spectator is a worthy sister of Joseph Addison and Richard Steele’s The Spectator.
When I compiled my Bibliography I was unable to locate this glowing assessment of Haywood’s Female Spectator in the Biblioteca Britannia. But I am now able to do so, thanks (once again) to Google Books, who have published online the volume of Bibliothèque britannique in which this review appears. (See Bibliothèque Britannique, ou Histoire des Ouvrages des Savans de la Grande, vol.23, pt.2 (July–September 1746): 395–416 (Art 10)—online here.)
When I was at Harvard I made a transcription of the preface (the “Advertisement”) and the authorisation (the “privilege” to print) so that I could get a translation of them. At the time, the Harvard copy was the only one I could locate, but I have since found two more, at Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia, Venice, Italy [I. G. 747] and at the National Library of Malta [F-III-36] (my discovery of this copy was the subject of this blog entry).
Since, the Advertisement” and “privilege” are not online, and since I have recently been contacted by a scholar interested in these texts, I thought I should publish it online here. (The scholar is involved with the “Moralischen Wochenschriften” project at the University of Graz—described in English here).
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[Judging from the number of words that Google cannot translate, it appears that there are quite a few transcription errors below—if anyone fluent in 18C Italian would like to correct the text I will very happily adopt their corrections and credit them here!]
AVVERTIMENTO.
Questo libro è stato ricevuto in Inghilterra con tale applauso, che fu necessario farne una seconda edizione poco dopo pubblicata la prima: han creduto in quel paese di scoprire gli originali, du chi l'Autore fa il ritratto, e pubblica gl avvenimenti, ma sono sempre incerte le discoperte di tal natura, e per gli stranieri di poca importanza. Il libro non ha bisogno di questo soccorso, è stimabilissimo per sè stesso, tanto per le riflessioni morali eccellenti che contiene, quanto per le storie, che fervono di fondamento ad esse, narrate in una maniera la più semplice, e la più naturale. L'Autrice ha lasciato il meraviglioso a i compoitori di Romanzi, e si è contentata di dipingere i costumi, e le usanze della propria Nazione. Ecco il giudizio che dà di quest' Opera l'Autore della Biblioteca |4| Britannia nel tomo XXIII. parte II.
L'Autrice di quest' Opera ha rischiato assaissimo di comparir sotto un titolo, che immantinente risveglia l'idea d'un libro eccellente, il cui confronto potevasi temere molto disavantaggioso. Per sostenere il carattere di SPETTATRICE, e non far disonore allo Spettatore, di cui si dice sorella, vi bisognano de' talenti particolari. Senza di questi è da temersi, che uno Scrittore, il quale con sì giusta ragione si è acquistata tanta riputazione. non rinunzj questa parantela, e non faccia conscere questa sua pretesa sorella per una siglia supposta, e non mai della sua samiglia. E'probabile, che la SPETTATRICE medesima abbia fatti questi riflessi, che tanto facilmente si presentanto allo spirito, ed abbia preveduto il pericolo della sua impresa. Ma se la cosa è così, bisogna ch' ella piena d' una nobile considenza abbia creduto di poter sostenere un Nome sì grande, e fare un' Opera, se non eguale a quella di suo Fratello, almeno che se le avvicini, con quella proporzione che passa tra i talenti, e la capacità d'un uomo, il cui spirito è reso colto dagli studj, e quella d'una, |5| che manca di questo vantaggio.
Se fi considera la SPETTATRICE in questo punto di vista, bisogna confessare, ch'ella non si è ingannata nella idea vantaggiosa, che ha concepito di sè medesima, e della sua abilità. Il suo Libro non solamente è degno della sorella dello Spettatore, ma vi si trovano in oltre molti pezzi, che suo fratello avrebbe per gloria di aver composti, e che gli farebbero onore del pari a quelli, che abbiamo di lui. Potrebbe forse sospettarsi, ch'ella avesse gli scritti del Defonto, e che non abbia fatto altro, che mettere in opera, alla sua maniera, i materiali di gi¡a raccolti dallo Spettatore per continuare la sua Opera. E'però cosa certa, che la Sorella, ed il Fratello hanno pescato nell'acqua medesima. Quegli si è proposto di correggere de' suoi disetti l'uno e l'altro Sesso, ma quella prende particolarmente di mira quei del bel Sesso.
Per ottener questo effecto tutti e due mettono in opera tutto il buono, e tutto il dilettevole, che può fornire del Mondo; con questa differenza, che negli scritti del Fratello si trova piu di sapere, e che la Soella pare meglio |6| istruita di tutte le piccole storie, the racconta in una maniera molto graziosa, senza nominare gli Originali, e le accompagna con Riflessioni giudiziose egualmente che delicate. Pare che l'Opera vade sempre più diventando perfetta, e si vede, che in vece di decadere, come fanno la maggior parte de'Scrittori periodici, l'ultime parti sono piu eccellenti delle prime.
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NOI REFFORMATORI
Dello Studio di Padoa.
Avendo veduto per la Fede di Revisione, ed Approvazzione del P. F. Paolo Tommaso Manuelli, Inquisitor General del Santo Officio di Venezia nel Libro intiolato: La Spettatrice ec. Opera scritta in Inglese, e tradotta dal Francese, non v' esser cosa alcuna contro la Santa Fede Cattolica, e parimente per Attestato del Sgretario Nostro; niente contro Principi, e buoni costumi, concediamo Licenza a Giovanni Tevernin Stampator di Venezia, che possa essere stampo, osservando gli ordini in materia di Stampe, e presentando le solite Copie alle Pubbliche Librerie di Venezia, e di Padoa.
Dat. li 10 Maggio 1752.
Barbon Morosini Pr. Riff.
Alvise Mocenigo 4. K. Pr. Riff.
Registrato in Libro a carte 24 al Num. 256.
Gio: Girolamo Zuccato Segret.
Adi 19. Maggio 1752.
Registrato nel Magistrato Eccellentiss.
degli Esecutori contro la Bestemmia.
Alvise Legrenzi Segret.
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